

Dott. Miche​le Loia
Psicologo
Dott. Miche​le Loia
Psicologo

I principali disturbi d'ansia secondo il DSM-5 sono:
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Disturbo d'ansia di separazione
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Disturbo di panico
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Disturbo d'ansia generalizzato (DAG)
“Così come si provocano o si esagerano i dolori dando loro importanza, nello stesso modo questi scompaiono quando se ne distoglie l'attenzione.” Sigmund Freud
Disturbi d'ansia
Sono un insieme di disturbi che hanno in comune la manifestazione di un alto livello di paura e ansia che originano una serie di problematiche comportamentali associate come l'evitamento oppure l'eccessiva richiesta di rassicurazioni. La paura è la risposta emotiva che si verifica in relazione ad una minaccia imminente reale o percepita, mentre l'ansia è legata all'anticipazione di una minaccia futura.
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Craske et al., in una pubblicazione del 2017 hanno evidenziato come i disturbi d'ansia tendono a cronicizzare nel tempo, con periodi di manifestazioni sintomatologiche alternate a periodi di parziale remissione. I sintomi possono variare di intensità e gravità, portando anche a disabilità nelle forme più severe.
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​L'ansia ha origine da stimoli interni, o meglio da come interpretiamo le cose. E' definita da preoccupazioni persistenti ed eccessive che non svaniscono neanche in assenza di un fattore esterno di minaccia o di pericolo. Ad esempio: la paura di guidare, ansia da prestazione, paura di volare. I sintomi dell'ansia sono pressoché simili a quelli dello stress come insonnia, difficoltà di concentrazione, affaticamento, tachicardia, tensione muscolare, irritabilità. In più mostra caratteristiche di forte rimuginio mentale, paura e pensieri catastrofici.
Qualsiasi individuo, nel corso della propria vita, sperimenta sintomi correlati all'ansia. Ad esempio quando si deve sostenere un esame, sottoporsi ad una visita medica oppure un colloquio di lavoro. In queste situazioni sentirsi ansiosi è perfettamente normale. Eppure, alcuni mostrano difficoltà nel controllare e gestire le proprie preoccupazioni. Quindi l'ansia aumenta e raggiunge un livello eccessivo e persistente che può arrivare a condizionare la vita causando disagi in ambito lavorativo, sociale e familiare.
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Fattori di rischio generici:
Sesso: McLean et al., 2011, tendenzialmente il sesso femminile ha un rischio di sviluppare disturbi d’ansia più elevato (dalle 2 alle 3 volte superiore) rispetto a quello maschile
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Storia personale di vita: Vrshek-Schallhorn et all., 2014. eventi avversi vissuti e durante l’infanzia e l’adolescenza sono considerati un fattore di rischio per lo sviluppo di disturbi d’ansia in età adulta.
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Ereditarietà e Ambiente: Lieb et al., 2002, i figli di genitori con disturbi d’ansia hanno un rischio più elevato (dalle 2 alle 4 volte) di soffrire di ansia patologica rispetto alla popolazione generale.
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Per soddisfare i criteri del DSM-5-TR per il disturbo d'ansia generalizzato, i pazienti devono avere ansia e preoccupazioni eccessive per un certo numero di attività o eventi (p. es., per le prestazioni scolastiche e lavorative), che si verificano durante un più gran numero di giorni che non, per ≥ 6 mesi.
Le preoccupazioni sono difficili da controllare e devono essere associate a ≥ 3 dei seguenti sintomi:
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Irrequietezza o sentimento di pericolo
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Facilità di affaticamento
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Difficoltà di concentrazione
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Irritabilità
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Tensione muscolare
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Disturbi del sonno
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I sintomi devono causare un disagio significativo o compromettere significativamente il funzionamento sociale o lavorativo. Inoltre, l'ansia e la preoccupazione non possono essere attribuite all'uso di sostanze o a un disturbo medico generale (es.ipertiroidismo).
Se nel corso della vita quotidiana notate che lo stress o l'ansia stanno influenzando il vostro normale funzionamento, le vostre relazioni e l'umore è opportuno chiedere il consulto ad un professionista della salute mentale. Lo/a psicologo/a grazie ad alcuni strumenti che ha a disposizione, tipo colloquio clinico o test specifici, può aiutarvi a capire se la causa del disagio è un disturbo d'ansia e non un momento passeggero di stress.